Hornbeam


Carpinus betulus – Carpino bianco 

COSA FAVORiSCE

Energia, spontaneità, vivacità

COSA RIEQUILIBRA

Stanchezza, sfiducia, perdita di entusiasmo. E’ il rimedio di chi si sente spossato al solo pensiero di sostenere la giornata che ha davanti. 

LE PAROLE DI BACH 

Per chi non si sente abbastanza forte mentalmente e fisicamente per sopportare il peso della vita. 

DESCRIZIONE DELLA PIANTA 

E’ diffuso nelle regioni temperate, in boschi luminosi e soleggiati, simile al faggio ma più piccolo, infatti non supera i 20 metri. Ha fiorescenze colore verde-marrone maschili e femminili nella stessa pianta, penduli i primi, eretti i secondi che fioriscono tra aprile e maggio. 

ASPETTI SIMBOLICI E ANALOGICI 

Ha un tronco dritto, sinuoso, a crescita lenta, i fiori color verde pallido simboleggiano la capacità di realizzare concretamente la creatività operando con calma, tempo. 

IL TIPO PSICOLOGICO A CUI È UTILE IL RIMEDIO 

Hornbeam si sente stanco ed esausto, soprattutto mentalmente. E’ la sindrome del “burn-out”, che si manifesta quando si è spesa troppa energia mentale e si è verificato uno squilibrio tra il piano fisico e quello psichico. Questo fiore aiuta chi ha la sensazione di aver passato la notte in bianco, si sente arido e senza forza; al mattino dubita di poter reggere agli impegni della giornata ma, una volta in movimento, migliora. Bach lo considerava il rimedio del lunedì mattina, indicato per chi crede di non riuscire a ricominciare la settimana.

Il tipo Hornbeam spesso sente di non avere più alcuno slancio e crede di non poter iniziare a lavorare senza aver prima bevuto un caffè.

Se distratto dalla propria stanchezza, diventa loquace e vivace. Tende a organizzare troppo la vita, che così diventa monotona, ripetitiva. Soffre spesso di bruciore agli occhi e ha tessuti flaccidi. 

I DISTURBI SUI QUALI INTERVIENE 

Hornbeam è adatto per tutti quei disturbi che sono caratterizzati da indebolimento, da perdita di tono, mollezza. E’ indicato per trattare: 

  • cefalea da stanchezza; 
  • debolezza; 
  • depressione; 
  • fratture; 
  • insonnia; 
  • insufficienza venosa; 
  • stanchezza e irritazione oculare.

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